- ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI FERROVIARI RIUNITI
INFRASTRUTTURE: “Manutenzione, grande dimenticata anche con i commissari”
Una lista di opere e una lista di nomi.
Per adesso - sei mesi dopo l’annuncio dell’elenco dei lavori da commissariare per lo sviluppo infrastrutturale del Paese; dopo un decreto Semplificazioni che non semplifica; dopo una sorta di richiamo agli Ad del tempo di Anas e Rfi da parte della ministra delle Infrastrutture e Trasporti ai quali viene ricordato l’articolo 2 del decreto Semplificazioni, quello che permette alle stazioni appaltanti di eseguire lavori, compresa la progettazione e l’esecuzione dei relativi contratti, in deroga a ogni disposizione di legge – siamo a questo che, come associati Anceferr, consideriamo un’ennesima occasione perduta.
“In una situazione drammatica per il perdurare di un’imprevedibile pandemia, mentre assistiamo a una crisi di governo che potrà anche peggiorare la difficile messa a punto di una strategia di rilancio e di sviluppo per un Paese alle corde, leggiamo dei progetti per le opere ferroviarie inseriti tra quelli prioritari e per i quali si nominano i commissari. Ed è chiaro che, neanche questa volta, la manutenzione di cui noi di Anceferr ci occupiamo, è entrata nella strategia di questo esecutivo che l’ha già dimenticata nel Recovery Plan e nella Legge di Bilancio.
Qualcuno dirà che non si può commissariare la messa in sicurezza del territorio, né chiedere a un supermanager di intervenire per far riparare un’infrastruttura che ha fatto il suo tempo, e noi siamo anche disposti ad acconsentire. Ma qual è il momento giusto o il provvedimento giusto per garantire la fruibilità dell’esistente - perché è su quello che costruiamo il nostro quotidiano – per salvaguardare l’ambiente senza continuare a programmare un consumo di suolo, per dare sempre maggiore sicurezza ai cittadini?
La politica troppo impegnata sull’algoritmo della crisi, non risponderà alle nostre domande. Ma prima o poi sarà il Paese a chiederne conto. A chi c’è, c’era e ci sarà.