- ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI FERROVIARI RIUNITI
CODICE APPALTI: semplificazione e competitività, le nostre proposte nell'audizione al Senato
Il presidente Vito Miceli e il direttore Vincenzo Garofalo sono stati auditi presso l'ottava Commissione Lavori Pubblici del Senato dove è in discussione la riforma del Codice degli Appalti. Un'occasione importante per far arrivare ai decisori politici le nostre proposte su come innovare un così complesso apparato normativo anche alla luce del ruolo chiave ricoperto dalle infrastrutture nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Semplificazione, risoluzioni dei contenziosi in tempi certi, riparametrazione degli appalti per garantire la competitività delle PMI sono le prime cose da fare nell'ottica di garantire sempre di più infrastrutture sicure e di qualità. Per questo come ANCEFERR abbiamo chiesto l'istituzione di un "protocollo di qualità" in modo da garantire l’accesso al mercato di soggetti realmente idonei e qualificati. "Si rende necessario un sistema di qualificazione nazionale unico - ha spiegato Miceli - che circoscriva e selezioni le imprese abilitate a partecipare alle gare di appalto, che tenga conto della competenza, della progettualità e della disponibilità di risorse finanziarie, ma soprattutto di lavoratori e tecnici qualificati. È necessario offrire alle imprese una serie di garanzie, poiché il mercato possa essere omogeneo nell’assegnazione degli appalti, soprattutto quelli pubblici, e far sì che la competizione si basi sull’affidabilità e la competenza, piuttosto che sulla mera disponibilità finanziaria. No dunque alle gare al massimo ribasso".
Come associazione abbiamo sottolineato l'importanza di mettere in campo azioni che tutelino i lavoratori e portino all’obiettivo “incidenti zero”, da parte di tutte le imprese appaltatrici e ci siamo soffermati sull'importanza della manutenzione, il nostro core business, e sull'improrogabile necessità di prevedere un meccanismo revisionale dei prezzi, per mezzo del quale riportare anche nella dimensione dei rapporti negoziali e della stipula dei contratti gli effetti esterni dell’andamento dei prezzi, in modo da garantire una costante rimodulazione dell’equilibrio fra i contraenti.