"Carta di qualità dell'impresa ANCE": i suggerimenti di ANCEFERR

L’ANCEFERR, rispondendo alla nota del 3 novembre scorso dell’ANCE sulla Carta di qualità dell’impresa, ha inviato una serie di suggerimenti che riassumiamo per punti. Prima di elencare i temi, una prima osservazione, scrive il presidente Vito Miceli: “Uno strumento così importante meriterebbe di non essere rimesso ad un mero atto di volontarietà delle stesse  imprese ANCE, così facendo non esprimeremmo in pieno le potenzialità di una scelta così coraggiosa. Si corre il rischio che l’impresa virtuosa la adotterà e la meno virtuosa la ignorerà”

Ma ecco i punti:

• condizioni per l’accesso alla professione, con regole chiare e trasparenti che definiscono un processo oggettivo e non discriminatorio, finalizzato all’attribuzione della qualifica di un operatore economico per tipologia di attività ed entità dei lavori;
• parametri generici dell’impresa relativamente a: struttura operativa, fatturato, settore di attività, curriculum, possesso di attestazioni e certificazioni che, come detto, verrebbero comunicare all’ANCE su base volontaria con una semplice
  Ogni impresa, poi, deve avere:
• un settore dedicato alla progettualità (ovvero un ufficio con in organico personale con requisiti minimi di idoneità tecnico/professionale in misura della dimensione dell’impresa cioè tecnici qualificati, specializzati e formati per predisporre e coordinare le attività nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza, per gestire gli aspetti documentali tecnici e assicurare il corretto interscambio di informazioni tra i vari soggetti coinvolti); 

• capacità tecnico organizzativa;
  
  
• forza lavoro stabile.