Anceferr a Rfi, applicare decreto su adeguamenti prezzi

Nella missiva a Rfi il presidente di Anceferr chiede di adottare, senza ulteriore indugio, tutte le azioni conseguenti alle disposizioni del Decreto-legge 17 maggio 2022 n. 50.

 “A seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge “Aiuti” (17 maggio 2022, n. 50, “Misure urgenti in materia di Politiche energetiche nazionali, produttività delle Imprese e attrazione degli Investimenti, nonché in materia di Politiche sociali e di crisi ucraina) Rfi, per le opere in corso di esecuzione affidate, deve prevedere l’applicazione degli incrementi e degli adeguamenti dei prezzi delle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022. Ad oggi, sembra che RFI non abbia provveduto a tale adempimento. Purtroppo, tale situazione rischia di creare un grave danno alle imprese che operano con RFI e di compromettere gli sforzi del legislatore tesi a sostenere la ripresa economica e scongiurare ulteriori cali di produttività delle imprese”. Lo scrive in una lettera inviata all'ad di Rfi Vera Fiorani il presidente di Anceferr (Associazione Nazionale Costruttori Edili Ferroviari Riuniti) Vito Miceli.

“Lo scorso 18 maggio – osserva la missiva - è entrato in vigore il suddetto decreto che apporta ulteriori novità per la ripresa economica e la produttività delle imprese con l’obiettivo di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. In particolare, le novità in materia di appalti pubblici di lavori e di concessione di lavori sono contenute negli artt. 26 e 27. L’art. 26 – scrive ancora Miceli - si applica anche agli appalti pubblici di lavori e agli accordi quadro di lavori di cui all'articolo 54 del decreto legislativo n. 50 del 2016 delle società del gruppo Ferrovie dello Stato”.